venerdì 20 gennaio 2012

IERI, OGGI E DOMANI, ALVINO: "FINALMENTE RITORNA LAVEZZI!"



NAPOLI - Cari amici di "Napoli Magazine", buon venerdì! Parto con ordine, dal pareggio tra Napoli e Bologna... Devo ammettere che sonodeluso, mi sarei aspettato qualcosa in più. L'elenco delle cose che non hanno funzionato a dovere sarebbe lungo ed impietoso, pertanto non lo faccio. Certo se Hamsik avesse infilato quel pallone ad inizio gara probabilmente avremmo assistito ad un altro match, ma con i se non si va da nessuna parte. Sottolineo anche che da Inler ci aspettiamo molto di più. Non e' da escludere che Mazzarri decida di farlo riposare un po' a Siena, dando spazio a Dzemaili, per averlo "fresco" per la sfida di mercoledi' prossimo in Coppa Italia contro l'Inter. A proposito: che fantasia quei cori durante la gara col Genoa! Sempre gli stessi, ci stanchiamo anche di ripeterci... Vi risponderemo sul campo. Credo che oramai sia chiaro che moltissime formazioni verranno al San Paolo per chiudersi, come ha fatto il Bologna. Bloccando gli esterni non abbiamo più fonti di gioco, allara mi chiedo se non sia il caso di cambiare il nostro modo di giocare queste partite. Il pari con i felsinei è la dimostrazione, tangibile ed evidente, che il Napoli non può prescindere da un giocatore come Lavezzi. Dopo le vittorie con Genoa e Palermo avevo sentito strane voci, addirittura che la squadra non aveva bisogno di lui.Non diciamo assurdità. A Siena bisogna reagire ed essere combattivi, senza guardare alla classifica o agli altri risultati. E' vero che il pari ha frenato un po' gli entusiasmi, ma la remuntada non e' impossibile anche se effettivamente e' ardua. Voglio fare un plauso a De Laurentiis per le parole spese su Insigne: sta disputando un campionato straordinario, lasciamolo libero di esplodere. E’ giunto il momento per il Napoli di dimostrare il proprio valore in un momento delicato del nuovo anno. Il 2012 è iniziato offrendo agli azzurri e all’allenatore tante sfide interessanti, ma sarà il modo in cui si affronteranno tali impegni che peserà ai fini di un giudizio equo sulle possibilità che ha il gruppo di raccogliere, al termine della stagione, in termini di vittorie e trofei. I precedenti, però, sono tutti positivi. Non bisogna dimenticare che il Napoli è uscito indenne dal “girone della morte” di Champions League, affrontando a viso aperto squadre sulla carta superiori come il Manchester City e il Bayern Monaco. Ora si va avanti ricordando il grande merito che ha il presidente Aurelio De Laurentiis, unico nella storia azzurra ad essere riuscito a compiere l’impresa dell’ascesa dalla serie C agli ottavi di finale di Champions in pochi anni. Una crescita che riempie il cuore d’orgoglio del tifoso partenopeo. Lo stesso sostenitore della curva B, come spesso accade nella stagione, ora si dovrà recare fiducioso in trasferta per due volte di seguito. Siena è un banco di prova molto importante per il Napoli. Torneranno in campo i titolari, con i tre tenori in avanti, e un Vargas che deve lavorare per ritagliarsi lo spazio in squadra e nella serie A italiana. C’è grande attesa per il talento cileno, ma bisogna sempre ricordargli che ha un pesante fardello di responsabilità sulle spalle. C’è poi la lieta parentesi di coppa Italia, con quel sassolino nerazzurro nella scarpa da doverci togliere assolutamente. Da un anno il Napoli aspetta l’occasione giusta, adesso i quarti di finale sono motivo per far bene ricambiando il favore dell’eliminazione dal torneo. Doveroso ricordare l’omaggio a Simoncelli, con la consegna della maglia con il numero del centauro italiano al padre presente nell’ultima al San Paolo. Intanto la Champions League che non viene mai dimenticata. Non prestiamo attenzione alla voci che come serpenti strisciano sul futuro di Mazzarri. Auguriamo al tecnico toscano una parentesi a Napoli alla Sir Alex Ferguson, portando gli azzurri sul tetto d’Europa. Sarebbe un sogno per i tifosi e per un allenatore che lavora diligentemente. Nel frattempo il pensierino va anche al Chelsea. Oltre a guardare i Blues in dvd, mentre si esaltano in Premier League, si inizia a pensare alla strategia da adottare per vincere un nuovo duello all’alba in stile inglese. Per quanto riguarda la riunione della commissione disciplinare e di controllo dell'Uefa, in programma il prossimo 26 Gennaio, dove si discuterà se al tecnico azzurro, già squalificato automaticamente per una giornata a seguito dell'espulsione rimediata nel secondo tempo col Villarreal, saranno disposte o meno ulteriori sanzioni preferiamo attendere con fiducia gli sviluppi. Mazzarri è un allenatore che tiene al suo Napoli e quando l’amore per la squadra è tanto anche la delusione cresce quando le cose non vanno per il verso giusto. Al Napoli, a Mazzarri e a De Laurentiis lanciamo il nostro in bocca al lupo. Ai tifosi, in conclusione, ricordiamo che il vero sostenitore azzurro si vede nel momento del bisogno. Il Napoli non è solo una passione sportiva, ma un’incrollabile fede azzurra tramandata da generazioni dai nostri padri. Ora stop alle chiacchiere, facciamo parlare il campo: servono gol e punti.
FONTE
CARLO ALVINO
NAPOLI MAGAZINE

Lavezzi: i boxer fanno il giro del mondo!



NAPOLI - Nella giornata di giovedi', "Napoli Magazine" ha raccontato su queste pagine la guerra delle fans di Lavezzi (clicca qui per leggere l'articolo) a colpi di tweet. La notizia delle "Poche" argentine, che hanno chiesto un boxer a Lavezzi su Twitter, ha fatto il giro del mondo. Ecco come l'ha ripresa il quotidiano argentino "Olè", come segnalatoci dalla nostra fedele lettrice Teresa Liccardo.
FONTE
NAPOLIMAGAZINE

Lavezzi: 'Non conosco quelli che mi accusano'



Abituato ad attaccare più che a difendersi, evidentemente il Pocho Lavezzi non è riuscito bene nell'impresa di respingere le accuse di aver malmenato un automobilista-tifoso per motivi di viabilità. 'Io neppure li conosco quelli che mi accusano', spiegò il giorno in cui sfilò in procura per negare le accuse contenute nella querela presentata dall'avvocato Giorgio Balsamo, legale dei ragazzi che hanno denunciato l'aggressione.
Perplessa la reazione di uno dei suoi legali di fiducia, l'avvocato Maurilio Prioreschi, che ha difeso Luciano Moggi in Calciopoli: 'Eravamo certi che fosse riuscito a spiegare la sua totale estraneità all'episodio. La richiesta del pm, comunque, non significa che il processo si farà'. Pochissime battute. Non è toccato a lui comunicare la notizia all'argentino ma al suo collega, Paolo Rodella. Quando Lavezzi finì nella bufera della vicenda per la presunta rissa di Posillipo, il Napoli non la prese bene.
E chiese spiegazioni. Non sulla condotta del giocatore - il club crede ciecamente alla versione dei fatti fornita dal Pocho - ma sul presunto orario dell'incidente: le 3 del mattino. E' vero che era infortunato, ma il giorno dopo al San Paolo c'era la sfida con lo Steaua, decisiva per il passaggio del turno di Europa League (gli azzurri vinsero per 1-0 con rete di Cavani all'ultimo minuto). Eppure anche quella volta Lavezzi se la cavò solo con un richiamo per la presunta 'notte brava'. Il presidente Aurelio De Laurentiis, nel corso dell'ultimo anno, ha sbottato affettuosamente nei suoi confronti: 'Bisogna diffidare di certe amicizie'.
Dopo la notizia della richiesta del rinvio a giudizio da parte del pm della Procura di Napoli, Giuseppe Cimmarotta, la società azzurra ha preferito non rilasciare alcun commento. Nè, a rompere il silenzio, è intervenuto il patron del sodalizio napoletano. Almeno per il momento. Per tutto il giorno il profilo Twitter dell'argentino - Lavezzi è un patito e ha oltre 123mila followers - è stato innondato di messaggi di incoraggiamento.
Lui, poco dopo le 17, ha risposto alle PochoFans (un gruppo di scatenate sostenitrici) mostrando di essere di ottimo umore: 'Metterò in palio le mie maglietta e non certo le mie mutande', ha scherzato riferendosi alla richiesta di sorteggiare la sua biancheria intima da parte delle tifose scalmanate. In questi giorni, infatti, Lavezzi ha regalato a due suoi tifosi che lo seguono su Twitter la sua maglia con autografo. Nessun cenno alla vicenda giudiziaria.
L'entourage del Pocho, a partire dal suo inseparabile manager amico, Alejandro Mazzoni, ha evitato le domande sul caso. Bocche cucite, e ciò testimonia l'imbarazzo di questi giorni agitati. Ovvio che il Pocho ci sia rimasto male. Eccome. Neppure ai compagni di squadra ha raccontato quello che è successo: come al solito, ieri a Castel Volturno, è stato tra i primi ad arrivare al campo di allenamento e tra gli ultimi ad andarsene a bordo della sua fiammante Ferrari.
Sorrisi, scatti e un interminabile serie di giocate. Il Pocho è sembrato, comunque, assai sereno. Concentratissimo sulla partita di domenica prossima a Siena. Gara speciale, che segna il suo ritorno dopo più di un mese di assenza per infortunio. E per questo Lavezzi, oltre alla partitella con i compagni, ha svolto anche una serie di esercizi differenziati in palestra. Pronto a tornare a fare ciò che gli riesce meglio: attaccare e dribblare gli avversari. Per fortuna, molto meglio dei guai. 
FONTE
IL MATTINO