venerdì 17 dicembre 2010

Belen: "Saro' la madrina di Lavezzi & Co."


Roma. Belén Rodriguez ha partecipato ieri alla presentazione ufficiale di «Natale in Sudafrica» di Neri Parenti, film nel quale interpreta Angela, la bellissima entomologa italo-argentina che fa perdere la testa a due goffi amici: il chirurgo Massimo Rischio (Massimo Ghini) e il macellaio Ligabue detto Bue (Giorgio Panariello), che tentano maldestramente di sedurla, mentre lei vuole farsi aiutare da loro nella ricerca di un rarissimo insetto, di cui sono state trovate tracce nella savana del paese che ha ospitato i Mondiali del 2010. Lunedì scorso Belén era a Napoli per l’anteprima del film e proprio in quella occasione il presidente del club azzurro Aurelio De Laurentiis lanciò l’idea di proporle un ruolo come «ambasciatrice» della squadra. «Ma quella era solo una battuta», si schermisce subito l’attrice. In che senso Belén? «Quando era uscita la notizia del mio ”licenziamento” dalla Tim, che non intende rinnovarmi il contratto per gli spot sui telefonini, Aurelio ha rilanciato dicendo questa cosa molto carina». Lei è sicura che non fosse serio? «La realtà è che a Napoli sono tutti molto scaramantici e, anche se io non lo sono affatto, non posso fare a meno di notare che l’idea è venuta a De Laurentiis il giorno che sono venuta al San Paolo a vedere la partita. Quella volta il Napoli ha vinto 2 a 0 quindi, avendo ”portato fortuna”, sono diventata una candidata ideale». Ma è pronta ad accettare questa proposta? «Mi lusinga molto, ma sarei anche molto preoccupata. E se poi il Napoli perde? E se capita che qualcuno sbaglia un rigore? Non vorrei che diventasse ”colpa” mia». Intanto lei ha incontrato i calciatori del Napoli, che sono venuti alla prima di «Natale in Sudafrica», come le sono sembrati? Che ci dice di El Pocho Lavezzi? «Sono stati tutti molto gentili e simpatici. Con El Pocho poi siamo amici da anni, pensa che ci conosciamo dai tempi in cui facevo ”Scherzi a parte”». Come si trova con De Laurentiis? Come lo giudica? «Ha delle grandi qualità: è una persona schietta e coraggiosa. È importante che ci sia qualcuno come lui in grado di muovere l’industria del cinema e anche il mondo del calcio, facendo bene il suo lavoro». Quindi continuerà a collaborare con lui? «Credo e spero che il lavoro insieme non finirà con ”Natale in Sudafrica” e spero di poter recitare ancora in tanti film per lui». Come giudica il pubblico di Napoli e il tifo cittadino? «Eccezionali: io a Napoli mi sento a casa mia. Il calore napoletano non ha paragoni. Non credo nell’Italia divisa, ma le persone del nord e quelle del sud sono molto diverse come carattere: vuoi mettere il tifo a Napoli con quello, che so, che c’è a Torino?».

FONTE
IL MATTINO