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Il Pocho Lavezzi non sta nella pelle, stasera il Napoli debutta in campionato al Manuzzi di Cesena. Ecco cosa ha scritto l'attaccante azzurro alle ore 12 sul social network Twitter: "Iniziamo una nuova avventura, speriamo vada bene!! Che voglia di cominciare!!"
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Giorgio De Giorgis, già procuratore di Roberto Mancini, è intervenuto a Radio Kiss Kiss Napoli. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine": "Il girone Champions del Manchester City? Mancini non è tranquillo ma nel mondo del calcio non lo è nessuno. Manchester, Bayern, Napoli e Villarreal possono fare di tutto, obiettivamente il City ha qualcosa in più, i tedeschi hanno il blasone e tanta esperienza, ma azzurri e spagnoli possono dire la loro, con questi ultimi che hanno un tocco d’abitudine alle competizioni europee in più. Sarà un girone molto avvincente. Come viene visto il calcio in Europa? In Italia è diverso da tutto il continente, ma sia noi che gli spagnoli viviamo il calcio in un modo più passionale. Lavezzi vicino al City? Mancini ha valutato tanti giocatori fortissimi, ma Nasri era la prima scelta dopo Fabregas, Aguero era uno tra i tre attaccanti scelti dagli inglesi assieme ad Eto’o ed al Pocho, qualora da Manchester fosse partito Tevez”.
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Ezequiel Lavezzi, ormai alla quinta stagione a Napoli, è uno tra i giocatori più osannati (se non quello che maggiormente infiamma la tifoseria). Questa volte a festeggiarlo addirittura alcuni poliziotti in servizio a Castel Volturno.
INCREDIBILE MA VERO – Sembra quasi difficile da credere ma pare sia davvero successo: Lavezzi, alla guida di una delle sue autovetture, è stato fermato da una pattuglia della Polizia di Castel Volturno intenta a svolgere il proprio lavoro di controllo sul territorio. I poliziotti, che avevano costituito un posto di blocco, accortisi dell’arrivo dell’asso argentino hanno pensato bene di fermarlo ma non per controllare i documenti o per multarlo, ma semplicemente per ringraziarlo della scelta di rimanere a Napoli.
Un anno dopo, riecco Cesena: là dove cominciò la personalissima scalata alla Champions, il primo scatto d'una folle corsa verso l'Olimpo del calcio: «E' quello uno dei sogni, chiaramente». L'alba del nuovo giorno, nel «Manuzzi» assolato, la quinta di campionato all'asciutto, quando il Pocho si scioglie e comincia ad essere se stesso: sabato si riparte, ripensando a quel dì, ventisei settembre 2010, rete di Parolo, Napoli in svantaggio e poi la mattanza. Quattro a uno, ma in che modo: con Lavezzi che pareggia, poi si mette a giocare con Hamsik e Cavani e dilaga. Il quinto Lavezzi ricomincia da un tetto mai raggiunto, le dieci reti, che Mazzarri invece ritiene nelle corde di un attaccante che deve solo convincerci delle proprie possibilità e credere maggiormente in se stesso: «Ha potenza, forza e capacità tecniche: può andare benissimo in doppia cifra, se solo lo vorrà » - dice Mazzarri a il Corriere dello Sport- . Il primo Lavezzi (2007-2008) s'è fermato a quota otto; il secondo e il terzo a sette reti; l'anno scorso, il minimo personale, con sei reti e però la Champions. Negli ultimi due campionati ha accentuato una sua tendenza: gli piace, o gli viene meglio, fregare le difese avversarie soprattutto in trasferta. Ieri come l'altro ieri, non ha perso l'abitudine di regalare assist: il Robin Hood dell'area di rigore, regala a chi ha più bisogno d'una rete: «Perchè per me un passaggio smarcante ha lo stesso valore».
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NAPOLI - Dentro ognuno di noi si nasconde un bambino e il fanciullo che vive in quel genio sregolato è uno scugnizzo che sa come prendersi Napoli, caricarsela in spalla e condurla per mano del mondo dei sogni. Si scrive Lavezzi, ma si legge guagliò: perché nelle movenze languide e nella verve istrionica, la sintesi d’una terra divenuta ormai è la sua; ed è racchiusa simbolicamente e senza alcuna divagazione sul tema. Il quinto Lavezzi re di Napoli, quel dribblomane che cento ne fa e altrettante ne pensa, è la star d’una favola cominciata nella diffidenza ed esplosa fragorosamente con la Champions: e ciò che resta d’un lustro vissuto meravigliosamente bene, lasciandosi cullare da veroniche e lungo tunnel onirici, è una spruzzata di simpatia che poi diviene empatia.
CALCUTTA (INDIA) - Il nuovo ct Alejandro Sabella esordisce con una vittoria alla guida dell'Argentina. La selezione biancoceleste ha battuto il Venezuela per 1-0 in un'amichevole giocata a Calcutta. La rete della vittoria e' stata realizzata da Nicolas Otamendi al 22' della ripresa. Fernandez ha giocato gli ultimi minuti dell'amichevole Argentina-Venezuela a Calcutta subentrando a Zabaleta al 38' st. Per il difensore azzurro il prossimo test, sempre amichevole, sarà Argentina-Nigeria del 6 settembre in Bangladesh.
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Il Napoli prosegue la preparazione a Castelvolturno. Gli azzurri si preparano per l'inizio del campionato nella settimana della sosta per gli impegni delle Nazionali. Seduta pomeridiana caratterizzata da una amichevole in famiglia con la rosa arricchita da alcuni innesti di ragazzi di Allievi e Berretta. Ed è stato anche il giorno del primo gol di Fideleff che ha segnato con un bello stacco di testa. In gol anche Lavezzi e Lucarelli. Gli azzurri avranno due giorni di riposo. La ripresa è per lunedì
NAPOLI - "Benvenuto Ignacio! In bocca al lupo per la stagione". Questo il particolarissimo incoraggiamento pubblicato da Ezequiel Lavezzi sul suo profilo Twitter. Il "Pocho" ha anche scattato una foto al neo difensore azzurro Fideleff, inquadrandolo all'interno dello spogliatoio prima del suo primo allenamento. Volto sorridente e disteso per "El Nacho" (classe '89), che ha firmato un contratto di 5 anni ed in mano ha il "mate" (una specie di the' argentino di cui Lavezzi e i sudamericani vanno matti). Nel frattempo, sempre su Twitter, Giuseppe Rossi si domanda: "Partendo per le Isole Far Oer... Perche' cosi' lontano?". Un interrogativo che di sicuro viaggia sulla stessa linea di pensiero di De Laurentiis, contrario ai lunghi viaggi dei tesserati dei club con le rispettive Nazionali.
La Scheda:
Ignacio David Fideleff (Rosario, 4 luglio 1989) è un difensore argentino.
Difensore centrale di piede sinistro, cresce nelle giovanili del Newell's Old Boys con cui esordisce in massima serie il 24 marzo 2008 nel match contro il Lanús, nel quale segna anche il gol del momentaneo vantaggio del Newell's Old Boys.
Nome Ignacio David Fideleff
Paese Argentina
Altezza 188 cm
Peso 82 kg
Dati agonistici
Ruolo Difensore
Carriera
Giovanili Newell's Old Boys
Squadre di club
2008- Newell's Old Boys 35 (3)
Antonio Petrazzuolo
Napoli Magazine
A Radio Crc nella trasmissione “Si gonfia la rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Alejandro Mazzoni, procuratore di Lavezzi. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine": “Quella del Napoli in Champions è stata una bella notizia anche in Argentina, adesso il Pocho aspetta una convocazione per la Coppa America. Io credo che verrà convocato, magari stavolta gioca anche da titolare. Con Messi negli Stati Uniti fecero una bella partita, quando Messi gioca come centravanti, il Pocho gioca bene sulla fascia. Non so se Lavezzi resterà a Napoli. Quando ha firmato il suo contratto in questo era inserita anche una clausola molto alta, per cui se arrivasse un’offerta pazzesca si valuterà questa con la società. Ma il Pocho sta benissimo a Napoli, si sente amato, ha un ottimo rapporto con la società quindi se c’è qualcosa da valutare lo si farà insieme alla società.Quest’anno poi è stata raggiunta la Champions League, per cui ha voglia di continuare la sua avventura nel Napoli. Se c’è un’offerta dal Tottenham? Non lo escludo e non lo confermo. So che molte volte l’hanno osservato ma con certezza non posso dire nulla. Dico invece che ci sono due o tre squadre che sono interessate a Lavezzi, ma ancora non c’è nulla di concreto. Qualche club sta prendendo informazioni su di lui, sul suo ingaggio, ma ancora nessuno ha parlato né con me né con la società. Se su Lavezzi c’è anche il Milan? Non lo so, per quanto riguarda le squadre inglesi posso dire che lo seguono, ma per il Milan non posso dire la stessa cosa. Il Pocho sta benissimo a Napoli perché sente l’affetto dei tifosi, e giocare in Champions per lui sarebbe una grandissima soddisfazione. Intanto si è comprato anche la barca a Napoli!”.
Il procuratore di Ezequiel Lavezzi, Alejandro Mazzoni, è intervenuto a Radio Goal su Radio Kiss Kiss. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine": "Credo sia stata una grande stagione, per il Napoli ed il Pocho. Società, tecnico e squadra meritano solo applausi. Lavezzi sa di essere importante? Ezequiel è consapevole che tutti sono importanti, ma è anche a conoscenza che quando è in campo, gli avversari hanno più paura, perchè ha una velocità devastante. Il calcio però non è il tennis, dunque è fondamentale che siano tutti i calciatori a fare la loro parte. Le richieste del Tottenham e di altre inglesi? Il Pocho è un calciatore osservato da molti club, per le sue caratteristiche potrebbe tranquillamente giocare in Premier League: ci sono due, tre squadre che hanno chiesto informazioni su di lui, sulla sua posizione contrattuale, sul suo ingaggio, ma fino ad oggi non c'è nulla di concreto, anche perchè le società parlano direttamente con il Napoli, io non l'ho fatto con nessuno. La situazione di Lavezzi è chiarissima: lui sta benissimo a Napoli, oggi pensa solo a giocare la Coppa America prima, poi la Champions League in azzurro. Se arrivassero offerte, le valuteremmo con la società, fermo restando che Ezequiel ha un rapporto meraviglioso con la città ed i tifosi.Richieste dalla Spagna, dall'Atletico Madrid? Non posso confermare, nè smentire. So solo che molti agenti Fifa mi hanno chiamato per chiedermi informazioni, nulla di più. Ad oggi non c'è alcun contatto ufficiale".
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Rosa Petrazzuolo
Napoli Magazine
Oggi Ezequiel Lavezzi si è recato a Roma, accompagnato dal capo ufficio stampa del Napoli, Guido Baldari, per registrare la prossima puntata (che andrà in onda sabato 28 maggio, ndr.) di 'C'è posta per te', celebre trasmissione televisiva condotta da Maria De Filippi e messa in onda sulle reti Mediaset.
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Il segnale da Mazzarri è arrivato. Quello che De Laurentiis probabilmente attendeva dopo due mesi di tensioni. L’allenatore ha riflettuto ed è pronto a restare alla guida del Napoli nel rispetto del contratto e del progetto concordati un anno fa con il presidente. Che ieri a Milano, a margine dell’assemblea di Lega, ha fatto presente ad alcuni colleghi quanto efficace sia la sua linea sulla questione Mazzarri: mai un cedimento, fin dal primo momento il produttore ha evidenziato che sarebbe stato rispettato l’accordo siglato fino al 2013. Viene interpretato positivamente il segnale del tecnico, che ha deciso di essere il perno del progetto-Napoli anche nella prossima stagione. La verifica Prima delle vacanze, Mazzarri sarà convocato dallo staff dirigenziale per una riunione operativa: bisogna preparare la prossima stagione, parlando di tutto, dal mercato alla sede del ritiro precampionato ancora non scelta. Ma De Laurentiis chiederà un chiarimento al tecnico su quanto è accaduto in questi mesi (si vocifera di un incontro oggi, a Napoli o Torino, dove gli azzurri sbarcano stasera per la partita contro la Juve): vuole capire perché, a un certo punto, lui abbia manifestato al direttore generale Fassone e al direttore sportivo Bigon perplessità sulla prosecuzione del rapporto. Una necessaria verifica prima che cominci la più importante stagione per il Napoli nel post Maradona. De Laurentiis ha inviato un messaggio chiaro sei giorni fa: «C’è un progetto da portare avanti e migliorare, qui non c’è spazio per chi ha interessi personali». E per Mazzarri, da quanto si è percepito in queste ore, l’unico interesse resterebbe il Napoli al di là degli aspetti contrattuali. Sbagliato sarebbe collegare questa scelta decisioni di Juve e Roma, che hanno puntato su altri allenatori. La squadra Non serviva la cena nel ristorante del porto di Pozzuoli per avere la conferma del saldo rapporto tra l’allenatore e i giocatori. Aronica, alle dipendenze di Mazzarri già alla Reggina, lo ha esaltato ai microfoni di Radio Marte: «È un motivatore, un trascinatore, a volte anche un papà. Noi l’abbiamo sempre seguito e con lui abbiamo sempre cercato di ottenere il massimo». Ma le parole forti, quelle che dimostrano anche a De Laurentiis la consistenza del legame tra il tecnico e la squadra, sono di Lavezzi, uno dei gioielli napoletani, tra i giocatori che parlano meno. E per questo i suoi messaggi hanno particolare valore. Intervistato ieri sera dall’emittente argentina «Espn Radio Rivadavia», il Pocho ha parlato non soltanto della Coppa America («Il ct Batista mi ha detto che sono tra i trenta convocati ed è già motivo di orgoglio. Se riuscissi ad entrare nel gruppo dei 23, sarei pronto per la grande sfida») ma soprattutto di se stesso e del Napoli. «Siamo arrivati a un livello che da tempo non si registrava qui: la qualificazione in Champions era stata raggiunta per l’ultima volta ventun anni fa. Speriamo, un giorno, di poter vincere la Champions o lo scudetto. Il mio futuro? C’è una richiesta per me. È di mia madre: vorrebbe che tornassi presto a Buenos Aires... Preferisco non parlare del futuro, qui sto bene e non voglio andar via. Dopo si vedrà». Su Mazzarri la posizione di Lavezzi, uno degli uomini forti dello spogliatoio (presto il suo agente Mazzoni si metterà al tavolo con De Laurentiis per studiare un ulteriore prolungamento del contratto con possibile aumento fino a 2,5 milioni), è chiarissima. «Resti o non resti il tecnico, ho un contratto con il club e quindi devo rispettarlo. Però magari restasse: l’allenatore ha fatto moltissimo e queste cose dovrebbero essere tenute in considerazione, per questo credo che debba rimanere». Appena arrivato a Napoli, Mazzarri diede una prova di fiducia a Lavezzi, schierandolo contro il Bologna anche se era rientrato il giorno prima della partita perché aveva smarrito il passaporto a Buenos Aires. «In questi mesi sono cresciuto sotto molti aspetti grazie a quello che sono riuscito a fare con il Napoli, altrimenti sarebbe stato più difficile».
FONTE IL MATTINO