mercoledì 9 novembre 2011

Lavezzi: "Gia' in Argentina, saluti a tutti!"



Il Pocho Lavezzi, convocato nella nazionale argentina, saluta tifosi e fans sul social network Twitter: "Sono già in Argentina per le due partite di qualificazione ( ai Mondiali del 2014, ndr) con Bolivia e Colombia. E' sempre un orgoglio esser parte della Nazionale Argentina, Saluti!!".

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NAPOLIMAGAZINE

giovedì 27 ottobre 2011

Lavezzi: "Devo segnare di piu'!"




Ezequiel Lavezzi, attaccante del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni Sky dopo la vittoria al San Paolo contro l'Udinese per 2-0. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine": "Che effetto mi fa segnare al San Paolo dopo un anno? E' molto bello, ma il fatto che non segno qui da un anno la dice lunga, come attaccante devo segnare di più! Io però non mi dispero per questo, cerco di dare il mio contributo e di fare sempre il massimo per la squadra. Questa vittoria dimostra che ci siamo ancora, abbiamo avuto un periodo in cui non siamo riusciti ad ottenere tutti i punti che avremmo voluto, ma stasera siamo riusciti a vincere. Quando segnerò un gol banale? Magari presto!".
"Sono tornato al gol e sono felice". Ezequiel Lavezzi è stato l'uomo del match. Il Pocho ha segnato con l'Udinese la rete che ha aperto la strada del successo. "Sono un attaccante e quando segno sono sempre contento. Io cerco sempre di trovare la rete, so che posso fare meglio sotto porta, ma ciò che spero è riuscire sempre a dare il massimo per la squadra - dichiara Lavezzi sul sito ufficiale del Napoli (foto Cuomo) -. E' una vittoria importante perché abbiamo giocato contro una squadra forte che gioca bene ormai da tempo. Abbiamo fatto il nostro gioco e credo che meritatamente abbiamo battuto l'Udinese concretizzando subito le occasioni avute nel primo tempo".
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NAPOLIMAGAZINE

Lavezzi spezza il tabu': Udinese k.o.




Il Napoli regala al pubblico del San Paolo un'altra serata magica. Certo, l'Udinese non ha il blasone del Bayern, fermato in Champions League, ma arrivava allo stadio da capolista di campionato. Eppure finisce al tappeto: 2-0, gol di Lavezzi e Maggio nel primo tempo. Il Napoli ha giocato meglio, sfruttando la serata di grazia di uno dei suoi tre tenori: Lavezzi. A segno, e il gol in casa mancava da un anno, e poi ripetutamente vicino alla doppietta. La sostituzione di Cagliari, con polemica annessa, è uno sbiadito ricordo. E Mazzarri, che, incurante del turn over, ha messo in campo la formazione migliore, vede premiata la sua scelta: il suo Napoli è a soli due punti dalla Juve prima in classifica. L'Udinese esce ridimensionata: se da un lato non ci si può legittimamente aspettare che un miracolo tecnico si perpetui, dall'altro un atteggiamento un po' più coraggioso era lecito attenderselo. Una volta andata sotto, sono emersi i limiti in fase di costruzione, amplificati dall'assenza del capocannoniere Di Natale. E così è arrivata la prima sconfitta in questa serie A, e la difesa in una partita ha preso il doppio delle reti subite finora.
 Lavezzi scatenato — Nella prima mezzora c'è tanto Napoli. La squadra di Mazzarri è carica, intensa, galvanizzata dalla possibilità di accorciare la classifica battendo la prima della classe, la sorprendente Udinese di Guidolin, orfana di Di Natale, acciaccato. Al suo posto al centro dell'attacco c'è il napoletano Floro Flores. Ma l'uomo copertina del primo tempo è un altro attaccante: Ezequiel Lavezzi. L'argentino è scatenato: punta in velocità i difensori bianconeri, lasciandoli per strada, e sottoporta è più efficace del solito. Hamsik si vede annullare una rete di testa, solo per questione di centimentri in fuorigioco. La rete dell'1-0 è lo sbocco naturale di quanto si vede: Cavani, che gira molto a largo dalle parti di Handanovic, inventa un assist proprio per Lavezzi, che segna con una volèe degna del miglior Federer. Incrociata, che lascia di stucco l'incolpevole Handanovic. Napoli avanti. E Lavezzi interrompe un lungo digiuno al San Paolo, e prova, ingordo, addirittura a raddoppiare approfittando di un erroraccio di Handanovic, che poi si riscatta e gli nega il raddoppio. Ma il Napoli gioca bene, non cerca ghirighori inutili, ma è lineare ed efficace. L'Udinese è costretta sulla difensiva.
De Sanctis paratutto — Poi, dopo i primi 35' timidi, l'Udinese finalmente si scuote. Quando le viene in mente che può anche provare a giocarsela, senza per forza limitarsi al contenimento. Floro Flores si fa invece venire in mente la pazza idea di un gol da fenomeno, una'acrobazia da fotografia, ma De Sanctis ha altri progetti: i flash se li prende tutti per sè, quando si distende e smanaccia in angolo. Il portiere azzurro, che contro l'Irlanda del Nord ha ritrovato il campo in Nazionale e contro il Bayern ha parato un rigore a Gomez, conferma lo straordinario momento di forma, parando un altro insidioso tiro di Asamoah.
Maggio raddoppia — E sul finale di tempo arriva il raddoppio del Napoli, nel momento migliore dell'Udinese. Schema su punizione: Inler allarga per Dzemaili che centra per Maggio: l'esterno destro decolla e di testa insacca il 2-0 con cui le squadre vanno negli spogliatoi. Il Napoli ha la partita in mano.
Napoli in controllo — La ripresa è la fotocopia rovesciata del primo tempo. Nel senso che adesso il possesso palla è tutto dell'Udinese, con il Napoli che si affida delle ripartenze, forte però del doppio vantaggio. La squadra friulana ha tante buone intenzioni, ma quando si arriva al dunque non punge e De Sanctis non ha particolari grattacapi. Il Napoli tiene il ritmo basso, adesso, ma quando riparte fa male: il solito Lavezzi sfiora il 3-0, che poi Zuniga si divora addirittura, non sfruttando uno svarione di Benatia. Ma il Napoli va avanti sino al 94' senza rischiare nulla, con il pilota automatico inserito. Basta e avanza per far perdere il primato in classifica a questa Udinese.

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NAPOLIMAGAZINE

venerdì 14 ottobre 2011

Napoli, Lavezzi fa la danza del gol




Ezequiel Lavezzi che vive un piccolo paradosso. Nonostante sia adorato dai tifosi e la sua indispensabilità nella squadra è certificata, il Pocho non riesce a segnare tutti i gol che vorrebbe, ed anzi in casa al San Paolo non va a segno in campionato da quasi un anno. L’ultimo gol dell’argentino fu in occasione di Napoli-Milan 1-2: era il 25 ottobre del 2010. Poi alcuni gol fuori casa (con Brescia, Liverpool, Cagliari, Bari, Parma e Cesena). Una sola parentesi col gol in casa, al San Paolo ma in Coppa Italia: era il 18 gennaio del 2011 e gli azzurri vinsero col Bologna 2-1 e a segno andò anche Lavezzi. Un Pocho che al San Paolo certi discorsi li ha lasciati a metà: però in trasferta l’argentino i gol li fa. La doppia cifra è ancora da firmare, ma il suo gioco imprevedibile e i suoi assist a profusione lo rendono un giocatore indispensabile per gli azzurri. «Per me un assist vale come un gol, e restare senza segnare non mi crea problemi», ha detto Lavezzi recentemente. È sicuramente vero, ma la gente del San Paolo vuole gioire col suo idolo, e domani sera ci sarà un’altra chance per rompere quello che sta diventando un vero e proprio tabù.
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ROMA

giovedì 6 ottobre 2011

L'agente di Lavezzi: "La clausola non conta, il Pocho e' felice di stare a Napoli, lo sanno tutti"








A Radio Crc nella trasmissione “Si gonfia la rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Alejandro Mazzoni, procuratore di Lavezzi e Campagnaro. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine": “Lavezzi è lo stesso calciatore di sempre. Il calcio è così, ogni tanto le cose vanno bene e a volte vanno male. Credo che il Pocho si stia comportando benissimo durante questo inizio di stagione. Contro il Villarreal ha disputato i primi 25’ in maniera fantastica. Non è ancora al 100% della forma fisica ottimale, ma mentalmente sta bene e si è ben inserito in una squadra che è diventata forte. Ci sono tanti calciatori nel Napoli di grande livello. Sono anche il procuratore di Campagnaro che sta disputando una stagione spettacolare. Mi sta piacendo anche tanto Gargano per cui credo che il Napoli sia diventato davvero forte. Credo che tutti i calciatori, compiuti i 26 anni, comincino a dare il meglio di sè. Il Pocho quindi, ha raggiunto una certa maturazione. Lavezzi è sereno e credo che il Napoli abbia tutte le carte in regola per disputare una stagione importante. Non parlo di scudetto perché dopo poche partite disputate mi sembra prematuro. La stagione è lunga, possono capitare degli infortuni però oggi il Napoli èforte anche a livello Europeo. La clausola di Lavezzi? Quella clausola non la inserì Marino, parlammo direttamente con il vecchio presidente azzurro. De Laurentiis ritiene sbagliata questa politica ma, nel caso fosse arrivata un’offerta pari alla clausola, allora ne avremmo parlato e avremmo deciso di comune accordo. Anche perché non è detto che di fronte ad un'offerta, il Pocho avrebbe accettatoCancellare questa clausola? Sento spesso il presidente De Laurentiis e mai mi ha chiesto di eliminare la clausola. Il patron azzurro sa come gestire le situazioni e non credo si disperi per questa clausola inserita nel contratto del mio assistito. Se lo Zenit è interessato a Lavezzi? Credo che quest’estate lo Zenit abbia presentato un’offerta direttamente al Napoli che invece non voleva assolutamente privarsi del Pocho. Lavezzi sta benissimo a Napoli e questo lo sanno tutti anche perché credo lo dimostri sempre, ma il calcio è come la vita e quindi non si può prevedere nulla. Credo che il Pocho dimostri in campo quello che sente per Napoli così come la città dimostra sempre il suo affetto nei confronti del mio assistito. Ad oggi posso dire che Lavezzi resterà in azzurropoi in futuro è possibile che il Pocho vada a giocare altrove perché nella vita tutto è possibile. Lavezzi conosce il carattere dei napoletani ed ha imparato ad accettarlo. Spesso va a Milano perché lì si può muovere con più tranquillità, ma questo c’entra con la sua vita privata, non con il gioco del calcio. Il Pocho è tranquillo anche dopo la mancata convocazione dell’Argentina perché la società si trova in un processo di cambiamento poiché durante l’anno la Nazionale ha già sostituito tre allenatori. Credo che Campagnaro sia uno dei difensori più forti in Italia. Ma bisogna rispettare anche il parere di Prandelli che evidentemente non lo vede ben inserito in un contesto di gruppo già formato. Fernandez e Fideleff sono due giovani di prospettiva. Il Napoli cerca di costruire una squadra forte nel tempo per cui necessita di questi giocatori giovani, quali Chavez. Quest’ultimo poi, ha bisogno di adattarsi al calcio italiano. La qualità tecnica di Fideleff, Fernandez e Chavez è indiscussa poi sarà il campo a parlare per loro, ma sono certo che con Mazzarri saprà far maturare anche questi giovani”.

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Il tatuatore di Lavezzi: "Non vede l'ora di vincere col Napoli per tatuare, magari, uno scudetto!"




A Radio Crc nella trasmissione “Si gonfia la rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Gaetano Mingione, tatuatore di Lavezzi. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine": “Il Pocho ha sicuramente più di 23 tatuaggi, attualmente ne avrà 40 o 50. Quasi tutti i tatuaggi del Pocho li ho dipinti io sul suo corpo. Tutti quindi tranne la pistola, il tribale che ha sul braccio, poi coperto, e il simbolo della sua prima squadra. L’ultimo tatuaggio in ordine di apparizione è la stella tatuata sul fianco e dedicata a Janina, la sua ragazza. Il Poco vuole immortalare ogni evento della sua vita, infatti non vede l’ora di vincere qualcosa col Napoli per tatuare magari uno scudetto. Lavezzi è molto legato a Thomas, suo figlio. È quello infatti il tatuaggio a cui tiene di più. Nei momenti peggiori della sua vita o in quelli più esaltanti, ama farsi dipingere il corpo per immortalarli”.
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Lavezzi: "Provo a fare piu' gol"




NAPOLI - Quanto sia maturato, professionalmente ed umanamente, se ne sono accorti anche i tifosi del Napoli, oltre ai compagni di squadra, Mazzarri, gli avversari. Lavezzi ha trovato l'autostima giusta e la convinzione di poter fare da leader in questo gruppo dove sudamericani ed italiani hanno raggiunto una sintonia straordinaria. Se a San Siro cantavano 'Pocho-Pocho' al momento della sostituzione è stato perchè avevano apprezzato la tenacia con cui l'attaccante di Villa Gobernador Galvez si era battuto contro Zanetti, Samuel e Cambiasso, suoi connazionali. Non solo, Lavezzi aveva anche fornito l'assist a Maggio per il gol del due a zero. Il secondo consecutivo dopo quello regalato ad Hamsik con il Villarreal. Ed aveva allungato spesso la squadra ad ogni ripartenza. Insomma, un elemento fondamente in quel tre a zero già passato alla storia per aver sfatato un tabù che resisteva da diciassette anni.
Assist, rigori procurati, dribbling ubriacanti e devastanti. Questo è oggi Ezequiel Lavezzi, un attaccante che a ventisei anni si trova nel pieno della consacrazione tecnica. E' da questo momento in poi che i calciatori sprigionano in pieno le loro qualità tecniche . 'Io a vita nel Napoli? Non si può dire. Specie nel calcio, nessuno può prevedere cosa accadrà in futuro ' . I napoletani ne hanno apprezzato anche la sincerità. Il Pocho non sa mentire. Oggi si sente più che coinvolto nel progetto Napoli. Si sente parte integrante. E farà di tutto per trascinare la squadra sempre più su in campionato ed avanti in Champions League. Ma domani, chissà. Perchè mentire, poi? Perchè pregiudicarsi il futuro impegnandosi con dichiarazioni non sincere? Dopo sei campionati disputati con la stessa maglia è legittimo aspirare a qualcosa di diverso, scoprire nuove realtà, cercare anche di guadagnare di più. I tifosi hanno capito e giustificato. Per loro, resta sempre il Pocho, un giocatore che fin dal primo momento ha sposato la causa e mostrato senso di appartenenza.
IL CALCIATORE - Anche lui sa che un attaccante viene valutato in base ai gol che realizza. Lavezzi non ne fa tanti. Mai arrivato in doppia cifra da quando gioca nel Napoli: 8 al primo anno; 7 al secondo; 8 al terzo; 8 nella passata stagione. Eppure non se ne crea un problema. 'Mandare in gol un compagno è altrettanto gratificante. Purchè vinca la squadra. Proverò a segnare qualche rete in più' , disse alla vigilia della sfida con il Villarreal di Pepito Rossi e Nillmar, quest'ultimo costretto ad un lungo stop per infortunio. Ma Lavezzi di gol ne ha già segnato uno. A Cesena. Di astuzia e rapidità. Poi ha disputato una gran partita a Manchester (sfiorando la marcatura). Quindi ha sfiancato la difesa del Milan tramortita dalla tripletta di Cavani. Inoltre ha fornito un assist decisivo e procurato un rigore contro il Villarreal. Infine, il secondo servizio vincente con l'Inter. Tutto questo trascinandosi un fastidioso malessere al calcagno destro. Per questo, la sosta servirà per farlo guarire. Ieri gli è stato risparmiato il campo. Solo piscina. E non calzerà scarpette da gioco fino all'inizio della settimana prossima. Fa niente che ha dovuto saltare la Nazionale. Anzi, gli ha trasmesso solo la carica per fare ancora meglio con il Napoli.
L'UOMO - Ha trovato stabilità anche nei sentimenti. Va a gonfie vele il rapporto con Yanina Screpante, architetto e modella. E con il piccolo Tomas, 5 anni, c'è possibilità di vederlo e coccolarlo seppure a periodi. Oggi Lavezzi fa sognare i napoletani che l'hanno visto maturare e diventare un giocatore determinante sotto i loro occhi. Lo vedono come un proprio figlio e i figli sono (e resterenno), 'piezze ‘e core' , diceva Eduardo De Filippo.
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CORRIERE DELLO SPORT

lunedì 3 ottobre 2011

Tutto su Lavezzi stasera a Sky



Il procuratore, Mazzoni, in studio per raccontarci i suoi segreti. E poi un servizio sulla sua Napoli, luoghi e persone che l'hanno adottato. È il mondo di Lavezzi ad essere protagonista questa sera a "È sempre Calciomercato": si parlerà naturalmente anche degli altri temi che il campionato ha lasciato, delle panchine che scottano (Ballardini a Bologna, Malesani sotto esame a Genova), di qualche indiscrezione di mercato. Appuntamento alle 23 su Sky Sport 1... Gianluca Di Marzio.

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NAPOLIMAGAZINE

sabato 1 ottobre 2011

Lavezzi: "Sto bene, e' presto per parlare di scudetto"




Ezequiel Lavezzi, attaccante del Napoli ed uomo partita Sky, ha rilasciato alcune dichiarazioni al termine del trionfo sull'Inter. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine": "E' stata una grande vittoria! Lo scudetto? Siamo contenti per il risultato, ma e' solo una partita. Dobbiamo continuare così. Siamo consapevoli che stiamo crescendo. Come sta il mio tallone? Sto bene, sto bene". Il Pocho su Twitter ha aggiunto: "3-0, vittoria meritata contro una grandissima squadra, adesso godiamo! Forza Napoli!".
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NAPOLIMAGAZINE

mercoledì 28 settembre 2011

Lavezzi corre nel segno di Diego




Ventuno anni dopo quel Napoli- Spartak Mosca del 24 ottobre 1990, la musica cambia così: da olè Diego-Diego a olè Pocho- Pocho. Dalla Coppa dei Campioni alla Champions. Ventun anni e poi sentirli, quei cinquantamila del San Paolo. Cinque lustri, tanti figli e tanti nipoti (azzurri) dopo è sempre un argentino a infiammare la notte dei campioni di Napoli: da Diego Maradona, l'ultimo protagonista di 21 anni fa, a Ezequiel Lavezzi, il nuovo pibe del popolo. E non si tratta di un paragone tecnico, chi si azzarda, per carità, si arrabbierebbe il Pocho stesso, ma è di certo un tributo a un ragazzo che ha rapito cuori, ugole e mani dei napoletani.
Lui è l'idolo incontrastato. Lui è il simbolo. Il totem. L'epicentro di un coro che per Napoli significa tutto: un tempo era un olè ripetuto quattro volte e poi Diego- Diego; ieri, più di sempre, è stato lo stesso poker di olè. Con dedica al Pocho.
IL PROTAGONISTA - Una furia. Un diavolo con il completino azzurro. Un centometrista e un artista: ecco cos'è stato Lavezzi ieri. L'assist per Hamsik- gol? Un ricamo di Ezequiel. E il rigore? Frutto dell'esplosione delle sue gambe e di uno scatto pazzesco che ha bruciato e mandato in tilt il connazionale Gonzalo Rodriguez, uno che, tra l'altro, come lui proviene dal San Lorenzo. Una curiosità, nulla di più. Mentre quello che ha consegnato Lavezzi agli annali è stato un contenitore di giocate decisive. Sì, è lui il protagonista unico e indiscutibile della prima notte della Champions targata San Paolo.VISTO DALLA PORTA - Il portiere Morgan De Sanctis, anche lui, ha stupito e si è stupito: ' Siamo stati strepitosi. Bravissima la squadra, nella prima mezzora ha dettato legge. L'approccio alla Champions? Perfetto. Ma ora ci aspettano due partite difficili e complicate '.
IL TALLONE - E poco importa se il tallone fa ancora male e sin dopo la notte di Manche-ster, per giocare, sono state necessarie terapie su terapie e infiltrazioni: Lavezzi non è Achille e non si arrende. Non ha mai mollato e non molla. Gioca, corre, scatta di continuo con impressionante facilità. Cerca un gol che al San Paolo manca da gennaio. E ci prova, sempre. Al servizio dei compagni e di un pubblico che s'innamora sempre più a ogni scarica di adrenalina. Chiedere notizie al Villarreal, per avere idea del panico seminato ieri dall'argentino: l'unico modo per fermarlo era falciarlo. Stenderlo. Metterlo al tappeto: perchè il Pocho è stato letteralmente immarcabile. E ora? Milano, l'Inter e poi il riposo: perchè la Seleccion gli ha risparmiato la trasferta transoceanica per ovvi motivi. Ancora un po' e sarà la quiete.
IL TRASCINATORE - Prima di tutto, però, la partita di sabato con i nerazzurri. Mazzarri ha assoluto bisogno di lui e delle sue accelerazioni: con Cavani uscito malconcio dalla sfida di coppa, è sul Pocho che, più di sempre, il tecnico toscano farà affidamento. La corsa scudetto non può prescindere dalle corse di Lavezzi. Non può prescindere da Lavezzi. Il San Paolo lo sa, sogna e canta. Come cantava per Diego.

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CORRIERE DELLO SPORT

Napoli, inno spagnolo per Lavezzi




I giornali iberici esaltano il 2-0 del Napoli al San Paolo e condannano Garrido e C.: "La squadra non è più quella di una volta". L'argentino non ha segnato ma è stato decisivo in entrambi i gol e "ha fatto uscire di testa la difesa gialla".

Allontanarsi da certi cliché è complicato. E allora ecco il Mundo Deportivo in edicola questa mattina servire un titolo gastronomicamente banale: “Pizza indigesta per il Villarreal”. Parole scontate, risultato inequivocabile, grandi elogi per il Napoli di Mazzarri. Corredati da grandi foto di Cavani in festa dopo il gol gli articoli dei giornali spagnoli vanno a senso unico come la partita di ieri sera al San Paolo, stadio che potrebbe accogliere tutti gli abitanti di Vila-Real, compreso qualche parente venuto da fuori.
HARAKIRI — “Il Villarreal si è fatto harakiri in due minuti”, dice Sport: “Il Napoli ha giocato con maggior intensità e ha vinto con merito. Due regali intorno al quarto d’ora sono diventati un fardello eccessivamente pesante, e la reazione si è ridotta ad un dominio sterile di fronte alla solidità del Napoli”. Dopo la gara Garrido ha parlato di regali, e la sua analisi è condivisa: “Due errori della difesa firmano la condanna” è il titolo di Marca, che apre con una sentenza, “Questo Villarreal non è più quello di una volta”, menziona un possibile rigore di Zuniga su Nilmar e parla di “Reazione eccessivamente tardiva”.
     
SUPER LAVEZZI — As e il Pais, curiosamente dello stesso gruppo editoriale, scelgono una strada un pochino diversa, sia dalla pizza che dai regali difensivi: “Lavezzi spezza il Villarreal” titola il quotidiano sportivo, “Lavezzi smonta il Villarreal” quello politico. As: “Lavezzi ha offerto ad Hamsik il gol del vantaggio, ha rimediato un rigore e ha fatto uscire di testa la difesa gialla”. El Pais: “La mezzapunta argentina s’inventa due gol che affondano la squadra di Garrido”.

CANNAVARO E IL FUTURO — Su As ottime parole anche per Paolo Cannavaro: “Il capitano azzurro ha marcato il territorio a livello difensivo e mostrato grandi qualità in alcune offensive del Napoli”. Abbiamo aperto col titolo più banale, chiudiamo col più artistico: “Un Villarreal sfumato”, dice El Mundo: “Quando il fumo dei bengala del San Paolo si è disperso, il Villarreal praticamente aveva già perso la partita. Due errori in difesa diventano letali quando di fronte hai gente come Cavani, Lavezzi o Hamsik”. E il futuro? Nero. Gli elogi alla praticità del Napoli fanno da contraltare alla disperata situazione del Villarreal, che dopo due sconfitte vede il suo cammino europeo già vicino al capolinea.

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GAZZETTA DELLO SPORT

venerdì 23 settembre 2011

Lavezzi: "Congratulazioni Flaquin, divertiti!"




Il difensore del Napoli, Federico Fernandez, esprime e condivide con tifosi e amici sul social network Twitter la sua gioia per la convocazione nella Nazionale Argentina: "Cari Amici vi comunico che sono stato riconvocato dalla Nazionale ARG. Sono molto felice". Il Pocho Lavezzi gli risponde con un tweet "Clarooo flaquin, felicitaciones #disfrutalo!!!" (Certo, Flaco! Congratulazioni! Divertiti!, ndr).
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NAPOLIMAGAZINE

martedì 20 settembre 2011

Napoli: piccola disavventura in pullman



Piccola disavventura per il Napoli a causa di un guasto all'autobus che stava trasportando la comitiva azzurra dal centro sportivo di Castel Volturno all'aeroporto di Capodichino. Con la supervisione degli agenti di due volanti della polizia, che hanno controllato le operazioni, è stato effettuato il trasbordo dei giocatori e dei bagagli su un altro autobus che ha ripreso il cammino verso l'aeroporto.

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Napoli: tra i 20 convocati non c'è Lavezzi,




Seduta pomeridiana per il Napoli a Castelvolturno. Gli azzurri preparano il match di Verona con il Chievo al Bentegodi per la quarta giornata di Serie A. Lavoro atletico col pallone ed allenamento tecnico tattico. Di seguito partenza per il Veneto. I convocati: De Sanctis, Rosati, Colombo, Aronica, Cannavaro, Fernandez, Fideleff, Grava, Dezi, Dzemaili, Gargano, Hamsik, Inler, Maggio, Zuniga, Cavani, Chavez, Mascara, Pandev, Santana. 
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lunedì 19 settembre 2011

Lavezzi: "Continuiamo per la strada giusta!!"




Il Pocho Lavezzi commenta sul social network Twitter la vittoria del Napoli sul Milan per 3-1 al San Paolo: "Buona vittoria oggi, complementi a Edy (Cavani, ndr) per la tripletta, continuiamo per la strada giusta!!". Al termine della partita Napoli-Milan sono stati sottoposti al controllo antidoping i calciatori Paolo Cannavaro, Ezequiel Lavezzi, Antonio Cassano ed Alberto Aquilani.

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lunedì 12 settembre 2011

Lavezzi fa shopping in via dei Mille e manda in tilt tutta la citta', che entusiasmo!



NAPOLI - Entusiasmo alle stelle questa mattina a Napoli in via Dei Mille davanti al negozio "Sciuscià", dove il Pocho Lavezzi assieme al piccolo Thomas e alla compagna si era recato per fare acquisti. Il calciatore argentino, notato da un paio di tifosi, è stato letteralmente sommerso dall'amore del tifo partenopeo. Grazie ad un rapidissimo passaparola, in migliaia si sono radunati davanti le vetrine del noto negozio di abbigliamento per strappare una foto o un autografo. In pochi minuti via Dei mille è diventata una curva del San Paolo. Cori, inni, clacson che suonavano all'impazzata, qualcuno addirittura ha tirato fuori dalla borsa da lavoro una sciarpetta. Insomma il calciatore argentino mai si sarebbe aspettato che una giornata di relax diventasse un'occasione per paralizzare una città. Per due ore traffico in tilt nella zona che va da Piazza Vittoria via Crispi. Corse degli autobus saltate e polizia e carabinieri in grande difficoltà per arginare la gioia e la voglia dei tifosi di abbracciare il loro beniamino. Insomma, Napoli, insomma, sembra tornata i tempi in cui Maradona paralizzava le vie del centro. Chissà se anche il Pocho come Diego sarà costretto a fare acquisti nel cuore della notte.

domenica 11 settembre 2011

Lavezzi: "City, venderemo cara la pelle"




Il primo lampo azzurro è del Pocho Lavezzi, suo il primo acuto in un campionato in cui il Napoli sogna di recitare una parte da grande protagonista. Il primo pallone utile lo trasforma in oro, Lavezzi a due passi da Ravaglia non sbaglia, freddissimo, sotto la curva dei tifosi di casa. Uno schema, un gesto di furbizia, la rimessa con le mani, il fuorigioco eluso con grande interpretazione del regolamento. E voilà. L'argentino mostra la qualità che gli è mancata di più l'anno scorso, la lucidità sotto porta. Stavolta pescato in profondità direttamente dalla rimessa laterale di Campagnaro, si è inserito nella difesa bianconera e ha fatto gol, con precisione e fredezza. Sul sintetico del Manuzzi. Motivatissimo Lavezzi: è entrato subito in partita, ha guadagnato punizioni dal limite, ha dato anche una mano in copertura rincorrendo gli avversari fino alla linea dei difensori. Partito sulla destra del tridente d'attacco, ha lasciato la fascia sinistra a Santana, ma in realtà non ha avuto il merito di non dare mai punti di riferimento ai difensori di Giampaolo, muovendosi ad ampio raggio e andando a prendersi il pallone quando serve anche a centrocampo e scambiandosi spesso di posizione con Cavani. Ed è stata ancora un'altra sua fiammata a scuotere il Napoli dopo il pari di Guana: il Pocho ha chiesto l'uno-due a Santana, è arrivato in corsa scoordinato e il suo tentativo da due passi si è perso fuori. Non si è tatticamente smarrito neppure dopo l'ingresso in campo prima di Hamsik e poi di Pandev: sempre duttile, sereno. Un grande esordio. "Sono felice per la mia prestazione ma soprattutto per la vittoria qui a Cesena su un campo per nulla facile", spiega il Pocho subito dopo il 90' "Volevamo cominciare bene questa stagione che per noi è importante e ci siamo riusciti: noi vogliamo fare tanta strada". Ha grande voglia di ricominciare dopo l'estate delle tante voci di mercato e lo dimostra con una prova subito convincente. Prima del match, su Twitter, posta la foto sorridente in cui mostra il segno della V di vittoria mentre abbraccia Paolo Cannavaro. E sotto la scritta: "Jamm ja". Lontane le sirene inglesi e spagnole, il Pocho vuole vivere da protagonista la sua nuova stagione in azzurro, il primo assaggio in campionato in vista dell'esordio in Champions League di mercoledì contro il Manchester City. "Noi a loro non ci pensiamo ancora, magari cominceremo a farlo da oggi" ride il Pocho "Quella di ieri sera, col Cesena, era una gara diversa: i tre punti sono importanti perché ci servono ad avere fiducia nei nostri mezzi e nella nostra forza. Noi non abbiamo paura di nessun avversario, neanche del Manchester City". Non sono parole da spaccone, ma soltanto lo specchio di una serenità che può portare il Napoli molto in alto: "Sì, lo so. Il mio amico Aguero si è scatenato in Premier League, ha fatto tre gol contro il Wigan. Ma noi non temiamo il City. Certo spero che il Kun abbia sprecato tutte le sue cartucce ieri in campionato e che contro di noi non ne abbia altre da spendere. Ma lui è davvero fortissimo". L'emozione della Champions, al momento, non lo sfiora. "Venderemo cara la nostra pelle, quella di ieri è stata una gara differente sia per spessore dell'avversario che per intensità. Volevamo vincere, cominciare con il piede giusto il campionato era vitale, fondamentale per prendere coraggio e andare a Manchester per giocarcela a viso aperto. Ripeto, non ci sentiamo inferiori a nessuno", spiega ancora scandendo le parole l'argentino che ieri ha sbloccato il match del Manuzzi. Non sa ancora di aver raggiunto Antonio Juliano a quota 38 gol nella classifica dei cannonieri azzurri. Al Pocho, comunque, poco importa: "L'avevo detto questa estate che sotto porta sarei stato più preciso, che avrei sbagliato di meno" dice ancora festeggiato dai compagni "Sono felice di non aver sprecato la prima grande occasione che mi è capitata tra i piedi". Non lo dice ma pagherebbe a peso d'oro per poter bissare questa gioia mercoledì sera sul campo del Manchester City: "Andremo in campo a testa alta, non ci sentiamo inferiori a nessuno: questi vittoria a Cesena ci consente di aver ancor più fiducia". Il Pocho pensiero è ben chiaro nella mente di tutti. E sono tutti per lui, o quasi, i cori di gioia degli ottomila tifosi azzurri che gremivano il Manuzzi.

Lavezzi: "Speriamo di ripeterci mercoledi'!"




L'attaccante azzurro Ezequiel Lavezzi è contento per la vittoria del Napoli sul Cesena. Ecco cosa ha scritto sul social network Twitter  dopo la partita: "Buona vittoria, serve per iniziare con il piede giusto, speriamo mercoledì di ripetere, siamo fiduciosi!!

Lavezzi: "Era importante vincere, ottimo!"




Ezequiel Lavezzi, attaccante del Napoli ed uomo partita Sky, ha rilasciato alcune dichiarazioni. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine": "Se credo che questa vittoria ottenuta a Cesena per 3-1 rappresenta un segnale che lanciamo al campionato intero? Non lo sappiamo ancora. E' presto per fare bilanci. Era importante iniziare bene e ci siamo riusciti, per questo siamo contenti. Abbiamo risposto ai 3 gol del City? Andremo li' a giocarcela, questo e' sicuro. Speriamo che Aguero abbia terminato tutti i suoi gol da fare". Il "Pocho" ha parlato anche ai microfoni di Mediaset Premium: "Abbiamo fatto una buona gara, per fortuna siamo riusciti a vincere su un campo difficile, il Cesena ha una buona squadra. Cercheremo di fare bene per i nostri tifosi, andremo in campo con il piglio di chi vuole ottenere sempre la vittoria".
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sabato 10 settembre 2011

Lavezzi: "Che voglia di cominciare!"

Il Pocho Lavezzi non sta nella pelle, stasera il Napoli debutta in campionato al Manuzzi di Cesena. Ecco cosa ha scritto l'attaccante azzurro alle ore 12 sul social network Twitter: "Iniziamo una nuova avventura, speriamo vada bene!! Che voglia di cominciare!!"

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mercoledì 7 settembre 2011

Video: il balletto di Lavezzi in allenamento















CASTELVOLTURNO (CE) - Il Pocho Lavezzi improvvisa un balletto in una pausa degli allenamenti nel centro sportivo di Castelvolturno davanti agli occhi divertiti dei compagni di squadra. Che sia una "prova tecnica" su come esultare ai prossimi gol segnati in maglia azzurra? i tifosi sperano che ne realizzi tanti. In bocca al lupo, Pocho!

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Calcio, De Giorgis: Lavezzi era nella lista del Manchester City, ma non come prima scelta


Giorgio De Giorgis, già procuratore di Roberto Mancini, è intervenuto a Radio Kiss Kiss Napoli. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine": "Il girone Champions del Manchester City? Mancini non è tranquillo ma nel mondo del calcio non lo è nessuno. Manchester, Bayern, Napoli e Villarreal possono fare di tutto, obiettivamente il City ha qualcosa in più, i tedeschi hanno il blasone e tanta esperienza, ma azzurri e spagnoli possono dire la loro, con questi ultimi che hanno un tocco d’abitudine alle competizioni europee in più. Sarà un girone molto avvincente. Come viene visto il calcio in Europa? In Italia è diverso da tutto il continente, ma sia noi che gli spagnoli viviamo il calcio in un modo più passionale. Lavezzi vicino al City? Mancini ha valutato tanti giocatori fortissimi, ma Nasri era la prima scelta dopo Fabregas, Aguero era uno tra i tre attaccanti scelti dagli inglesi assieme ad Eto’o ed al Pocho, qualora da Manchester fosse partito Tevez”.

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Ezequiel Lavezzi fermato dalla polizia: non per essere multato, ma per essere festeggiato

Polizia

Ezequiel Lavezzi, ormai alla quinta stagione a Napoli, è uno tra i giocatori più osannati (se non quello che maggiormente infiamma la tifoseria). Questa volte a festeggiarlo addirittura alcuni poliziotti in servizio a Castel Volturno.

INCREDIBILE MA VERO – Sembra quasi difficile da credere ma pare sia davvero successo: Lavezzi, alla guida di una delle sue autovetture, è stato fermato da una pattuglia della Polizia di Castel Volturno intenta a svolgere il proprio lavoro di controllo sul territorio. I poliziotti, che avevano costituito un posto di blocco, accortisi dell’arrivo dell’asso argentino hanno pensato bene di fermarlo ma non per controllare i documenti o per multarlo, ma semplicemente per ringraziarlo della scelta di rimanere a Napoli.

POCHO NEL CUORE – Questa è un’ulteriore testimonianza di come Lavezzi sia amato a Napoli e di come i tifosi si siano affezionati a lui. Il numero 22 argentino, specie in quest’estate, è parso vicino alla cessione viste le insistenze di diversi club esteri come, ad esempio, il Manchester City. Alla fine però non si sono venute a creare le condizioni per una sua cessione e il Pocho ha preferito non abbandonare una città che lo ama e lo adora incondizionatamente.

lunedì 5 settembre 2011

Mazzarri: "Lavezzi puo' andare in doppia cifra"

Un anno dopo, riecco Cesena: là dove cominciò la personalissima scalata alla Champions, il primo scatto d'una folle corsa verso l'Olimpo del calcio: «E' quello uno dei sogni, chiaramente». L'alba del nuovo giorno, nel «Manuzzi» assolato, la quinta di campionato all'asciutto, quando il Pocho si scioglie e comincia ad es­sere se stesso: sabato si riparte, ripensando a quel dì, ventisei settembre 2010, rete di Parolo, Napoli in svantaggio e poi la mattanza. Quattro a uno, ma in che modo: con Lavezzi che pareggia, poi si mette a giocare con Hamsik e Cavani e dilaga. Il quinto Lavezzi ricomincia da un tetto mai raggiunto, le dieci reti, che Mazzarri invece ritiene nelle corde di un attaccante che deve solo convincerci delle proprie possibilità e credere maggiormente in se stesso: «Ha potenza, forza e capacità tecniche: può andare benissimo in doppia cifra, se solo lo vorrà » - dice Mazzarri a il Corriere dello Sport- . Il primo Lavezzi (2007-2008) s'è fermato a quota otto; il secondo e il terzo a sette reti; l'anno scorso, il minimo personale, con sei reti e però la Champions. Negli ultimi due campionati ha accentuato una sua tendenza: gli piace, o gli viene meglio, fregare le difese avversarie soprattutto in trasferta. Ieri come l'altro ieri, non ha perso l'abitudine di regalare assist: il Robin Hood dell'area di rigore, regala a chi ha più bisogno d'una rete: «Perchè per me un passaggio smarcante ha lo stesso valore».

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Calcio: Napoli pazza del re Lavezzi

NAPOLI - Dentro ognuno di noi si nasconde un bambino e il fanciullo che vive in quel genio sregolato è uno scugnizzo che sa come prendersi Napoli, caricarsela in spalla e condurla per mano del mondo dei sogni. Si scrive Lavezzi, ma si legge guagliò: perché nelle movenze languide e nella verve istrionica, la sintesi d’una terra divenuta ormai è la sua; ed è racchiusa simbolicamente e senza alcuna divagazione sul tema. Il quinto Lavezzi re di Napoli, quel dribblomane che cento ne fa e altrettante ne pensa, è la star d’una favola cominciata nella diffidenza ed esplosa fragorosamente con la Champions: e ciò che resta d’un lustro vissuto meravigliosamente bene, lasciandosi cullare da veroniche e lungo tunnel onirici, è una spruzzata di simpatia che poi diviene empatia.

venerdì 2 settembre 2011

Calcio: Argentina-Venezuela 1-0, Fernandez in campo

CALCUTTA (INDIA) - Il nuovo ct Alejandro Sabella esordisce con una vittoria alla guida dell'Argentina. La selezione biancoceleste ha battuto il Venezuela per 1-0 in un'amichevole giocata a Calcutta. La rete della vittoria e' stata realizzata da Nicolas Otamendi al 22' della ripresa. Fernandez ha giocato gli ultimi minuti dell'amichevole Argentina-Venezuela a Calcutta subentrando a Zabaleta al 38' st. Per il difensore azzurro il prossimo test, sempre amichevole, sarà Argentina-Nigeria del 6 settembre in Bangladesh.

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NAPOLI MAGAZINE

Calcio: Fideleff in gol nella partitella in famiglia

Fonte: Sito ufficiale del Napoli/Foto Cuomo

Il Napoli prosegue la preparazione a Castelvolturno. Gli azzurri si preparano per l'inizio del campionato nella settimana della sosta per gli impegni delle Nazionali. Seduta pomeridiana caratterizzata da una amichevole in famiglia con la rosa arricchita da alcuni innesti di ragazzi di Allievi e Berretta. Ed è stato anche il giorno del primo gol di Fideleff che ha segnato con un bello stacco di testa. In gol anche Lavezzi e Lucarelli. Gli azzurri avranno due giorni di riposo. La ripresa è per lunedì

Calcio, Lavezzi da' il benvenuto a Fideleff

NAPOLI - "Benvenuto Ignacio! In bocca al lupo per la stagione". Questo il particolarissimo incoraggiamento pubblicato da Ezequiel Lavezzi sul suo profilo Twitter. Il "Pocho" ha anche scattato una foto al neo difensore azzurro Fideleff, inquadrandolo all'interno dello spogliatoio prima del suo primo allenamento. Volto sorridente e disteso per "El Nacho" (classe '89), che ha firmato un contratto di 5 anni ed in mano ha il "mate" (una specie di the' argentino di cui Lavezzi e i sudamericani vanno matti). Nel frattempo, sempre su Twitter, Giuseppe Rossi si domanda: "Partendo per le Isole Far Oer... Perche' cosi' lontano?". Un interrogativo che di sicuro viaggia sulla stessa linea di pensiero di De Laurentiis, contrario ai lunghi viaggi dei tesserati dei club con le rispettive Nazionali.

























La Scheda:

Ignacio David Fideleff (Rosario, 4 luglio 1989) è un difensore argentino.

Difensore centrale di piede sinistro, cresce nelle giovanili del Newell's Old Boys con cui esordisce in massima serie il 24 marzo 2008 nel match contro il Lanús, nel quale segna anche il gol del momentaneo vantaggio del Newell's Old Boys.

Nome Ignacio David Fideleff
Paese Argentina
Altezza 188 cm
Peso 82 kg
Dati agonistici
Ruolo Difensore
Carriera
Giovanili Newell's Old Boys
Squadre di club
2008- Newell's Old Boys 35 (3)

Antonio Petrazzuolo

Napoli Magazine

mercoledì 25 maggio 2011

Agente del "Pocho" Lavezzi: "Sta benissimo a Napoli"


A Radio Crc nella trasmissione “Si gonfia la rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Alejandro Mazzoni, procuratore di Lavezzi. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine": “Quella del Napoli in Champions è stata una bella notizia anche in Argentina, adesso il Pocho aspetta una convocazione per la Coppa America. Io credo che verrà convocato, magari stavolta gioca anche da titolare. Con Messi negli Stati Uniti fecero una bella partita, quando Messi gioca come centravanti, il Pocho gioca bene sulla fascia. Non so se Lavezzi resterà a Napoli. Quando ha firmato il suo contratto in questo era inserita anche una clausola molto alta, per cui se arrivasse un’offerta pazzesca si valuterà questa con la società. Ma il Pocho sta benissimo a Napoli, si sente amato, ha un ottimo rapporto con la società quindi se c’è qualcosa da valutare lo si farà insieme alla società.Quest’anno poi è stata raggiunta la Champions League, per cui ha voglia di continuare la sua avventura nel Napoli. Se c’è un’offerta dal Tottenham? Non lo escludo e non lo confermo. So che molte volte l’hanno osservato ma con certezza non posso dire nulla. Dico invece che ci sono due o tre squadre che sono interessate a Lavezzi, ma ancora non c’è nulla di concreto. Qualche club sta prendendo informazioni su di lui, sul suo ingaggio, ma ancora nessuno ha parlato né con me né con la società. Se su Lavezzi c’è anche il Milan? Non lo so, per quanto riguarda le squadre inglesi posso dire che lo seguono, ma per il Milan non posso dire la stessa cosa. Il Pocho sta benissimo a Napoli perché sente l’affetto dei tifosi, e giocare in Champions per lui sarebbe una grandissima soddisfazione. Intanto si è comprato anche la barca a Napoli!”.

Il procuratore di Ezequiel Lavezzi, Alejandro Mazzoni, è intervenuto a Radio Goal su Radio Kiss Kiss. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine": "Credo sia stata una grande stagione, per il Napoli ed il Pocho. Società, tecnico e squadra meritano solo applausi. Lavezzi sa di essere importante? Ezequiel è consapevole che tutti sono importanti, ma è anche a conoscenza che quando è in campo, gli avversari hanno più paura, perchè ha una velocità devastante. Il calcio però non è il tennis, dunque è fondamentale che siano tutti i calciatori a fare la loro parte. Le richieste del Tottenham e di altre inglesi? Il Pocho è un calciatore osservato da molti club, per le sue caratteristiche potrebbe tranquillamente giocare in Premier League: ci sono due, tre squadre che hanno chiesto informazioni su di lui, sulla sua posizione contrattuale, sul suo ingaggio, ma fino ad oggi non c'è nulla di concreto, anche perchè le società parlano direttamente con il Napoli, io non l'ho fatto con nessuno. La situazione di Lavezzi è chiarissima: lui sta benissimo a Napoli, oggi pensa solo a giocare la Coppa America prima, poi la Champions League in azzurro. Se arrivassero offerte, le valuteremmo con la società, fermo restando che Ezequiel ha un rapporto meraviglioso con la città ed i tifosi.Richieste dalla Spagna, dall'Atletico Madrid? Non posso confermare, nè smentire. So solo che molti agenti Fifa mi hanno chiamato per chiedermi informazioni, nulla di più. Ad oggi non c'è alcun contatto ufficiale".

FONTE
Rosa Petrazzuolo
Napoli Magazine

martedì 24 maggio 2011

Lavezzi a Roma per ""C'e' posta per te"

Oggi Ezequiel Lavezzi si è recato a Roma, accompagnato dal capo ufficio stampa del Napoli, Guido Baldari, per registrare la prossima puntata (che andrà in onda sabato 28 maggio, ndr.) di 'C'è posta per te', celebre trasmissione televisiva condotta da Maria De Filippi e messa in onda sulle reti Mediaset.

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NAPOLIMAGAZINE

domenica 22 maggio 2011

Lavezzi:"Mazzarri e' un grande: resti con noi"


Il segnale da Mazzarri è arrivato. Quello che De Laurentiis probabilmente attendeva dopo due mesi di tensioni. L’allenatore ha riflettuto ed è pronto a restare alla guida del Napoli nel rispetto del contratto e del progetto concordati un anno fa con il presidente. Che ieri a Milano, a margine dell’assemblea di Lega, ha fatto presente ad alcuni colleghi quanto efficace sia la sua linea sulla questione Mazzarri: mai un cedimento, fin dal primo momento il produttore ha evidenziato che sarebbe stato rispettato l’accordo siglato fino al 2013. Viene interpretato positivamente il segnale del tecnico, che ha deciso di essere il perno del progetto-Napoli anche nella prossima stagione. La verifica Prima delle vacanze, Mazzarri sarà convocato dallo staff dirigenziale per una riunione operativa: bisogna preparare la prossima stagione, parlando di tutto, dal mercato alla sede del ritiro precampionato ancora non scelta. Ma De Laurentiis chiederà un chiarimento al tecnico su quanto è accaduto in questi mesi (si vocifera di un incontro oggi, a Napoli o Torino, dove gli azzurri sbarcano stasera per la partita contro la Juve): vuole capire perché, a un certo punto, lui abbia manifestato al direttore generale Fassone e al direttore sportivo Bigon perplessità sulla prosecuzione del rapporto. Una necessaria verifica prima che cominci la più importante stagione per il Napoli nel post Maradona. De Laurentiis ha inviato un messaggio chiaro sei giorni fa: «C’è un progetto da portare avanti e migliorare, qui non c’è spazio per chi ha interessi personali». E per Mazzarri, da quanto si è percepito in queste ore, l’unico interesse resterebbe il Napoli al di là degli aspetti contrattuali. Sbagliato sarebbe collegare questa scelta decisioni di Juve e Roma, che hanno puntato su altri allenatori. La squadra Non serviva la cena nel ristorante del porto di Pozzuoli per avere la conferma del saldo rapporto tra l’allenatore e i giocatori. Aronica, alle dipendenze di Mazzarri già alla Reggina, lo ha esaltato ai microfoni di Radio Marte: «È un motivatore, un trascinatore, a volte anche un papà. Noi l’abbiamo sempre seguito e con lui abbiamo sempre cercato di ottenere il massimo». Ma le parole forti, quelle che dimostrano anche a De Laurentiis la consistenza del legame tra il tecnico e la squadra, sono di Lavezzi, uno dei gioielli napoletani, tra i giocatori che parlano meno. E per questo i suoi messaggi hanno particolare valore. Intervistato ieri sera dall’emittente argentina «Espn Radio Rivadavia», il Pocho ha parlato non soltanto della Coppa America («Il ct Batista mi ha detto che sono tra i trenta convocati ed è già motivo di orgoglio. Se riuscissi ad entrare nel gruppo dei 23, sarei pronto per la grande sfida») ma soprattutto di se stesso e del Napoli. «Siamo arrivati a un livello che da tempo non si registrava qui: la qualificazione in Champions era stata raggiunta per l’ultima volta ventun anni fa. Speriamo, un giorno, di poter vincere la Champions o lo scudetto. Il mio futuro? C’è una richiesta per me. È di mia madre: vorrebbe che tornassi presto a Buenos Aires... Preferisco non parlare del futuro, qui sto bene e non voglio andar via. Dopo si vedrà». Su Mazzarri la posizione di Lavezzi, uno degli uomini forti dello spogliatoio (presto il suo agente Mazzoni si metterà al tavolo con De Laurentiis per studiare un ulteriore prolungamento del contratto con possibile aumento fino a 2,5 milioni), è chiarissima. «Resti o non resti il tecnico, ho un contratto con il club e quindi devo rispettarlo. Però magari restasse: l’allenatore ha fatto moltissimo e queste cose dovrebbero essere tenute in considerazione, per questo credo che debba rimanere». Appena arrivato a Napoli, Mazzarri diede una prova di fiducia a Lavezzi, schierandolo contro il Bologna anche se era rientrato il giorno prima della partita perché aveva smarrito il passaporto a Buenos Aires. «In questi mesi sono cresciuto sotto molti aspetti grazie a quello che sono riuscito a fare con il Napoli, altrimenti sarebbe stato più difficile».

FONTE IL MATTINO