giovedì 27 gennaio 2011

Mazzarri: "Strameritavamo il passaggio del turno, Lavezzi era affranto, decisivi gli errori arbitrali"


Walter Mazzarri, allenatore del Napoli, ha rilasciato un'intervista a "Napoli Magazine": "E' mancata la fortuna. Escluso il tiro di Cambiasso, non ricordo grandi azioni dell'Inter. Con il cuore abbiamo giocato una grande gara. Come dice Leonardo, alla fine conta passare il turno. Ci sono stati degli errori della terna arbitrale, come l'espulsione di chi ha abbattuto Maggio. Nel dubbio, sul gol di Cavani, non si alza la bandierina e invece l'hanno alzata. Quel gol avrebbe spianato la partita. Accettiamo l'eliminazione e speriamo di essere piu' fortunati dalla prossima gara con la Sampdoria. A San Siro abbiamo meritato la sconfitta, al San Paolo meritavamo di vincere. C'e' rabbia, ma non temo contraccolpi psicologici. Ringrazio il pubblico. Nei 120 minuti il Napoli avrebbe meritato di vincere e mi sarei aspettato un'ammissione del genere da Leonardo, ma non voglio fare polemiche. Lucarelli? Siamo scesi in campo con Hamsik, Cavani e Lavezzi. Il "Pocho" era affranto. I rigori sono una lotteria. Do ragione a Leonardo quando dice che i supplementari andrebbero aboliti. Hamsik ha avuto due grandi occasioni. Sembrava scritto che dovesse passare il turno l'Inter. Ogni volta ci chiamavano il fallo tattico. L'Inter ha impedito il nostro solito gioco. Il primo tempo era equilibrato, per il secondo tempo strameritavamo di vincere".

FONTE
Antonio Petrazzuolo
Napoli Magazine

Lavezzi spezza il sogno del San Paolo


Lavezzi spezza il sogno del San Paolo. Un rigore altissimo e il Napoli saluta la Coppa Italia. Stesso copione del 1997, stavolta – però – l’epilogo è diverso. Inter glaciale dagli undici metri, il Pocho no. Gli azzurri escono, comunque, a testa alta. C’è solo qualche rammarico per le occasioni sprecate, per il resto è sfida vera.

Mazzarri ha imparato la lezione del 6 gennaio. Befana amara a San Siro: strapotere nerazzurro centrocampo e Napoli che affonda con merito. Ecco perché l’abito tattico è più abbottonato del solito. Hamsik e Lavezzi s’abbassano spesso in mediana per evitare l’inferiorità numerica. L’input tattico è semplice: recupero palla e ripartenza immediata. L’Inter, dal canto suo, non si scompone. Corazzata solida ed esperta che sfrutta l’abilità nel palleggio di Cambiasso e Thiago Motta. Eto’o e Pandev si allargano per favorire l’inserimento centrale di Stankovic. Ma prevale l’equilibrio.

Il Napoli prova a prenderlo a spallate al 12’. Lavezzi aumenta i giri del motore, serve Dossena che cerca Cavani, pronto al tap-in vincente. Tutto molto bello, se non fosse per il fuorigioco segnalato dall’assistente Banchi. La risposta nerazzurra è consegnata in bello stile da Stankovic. Due sussulti ma si ritorna presto nel binario del tatticismo. Gli azzurri, poi, sbagliano troppo nella costruzione e vivono solo di fiammate. Quella giusta sembra arrivare al 38’. Cavani recupera palla su Stankovic e lancia Lavezzi nello spazio.

Zanetti prova a contrastare il connazionale, stavolta – però – il Pocho ignora il Matador e spreca tutto con una conclusione debole. L’Inter reagisce immediatamente e per poco non confeziona il colpaccio. Maicon spinge a destra, calibra per Cambiasso, lasciato solo in area. L’argentino calcia a botta sicura, il balzo di De Sanctis è prodigioso e con l’aiuto della traversa sventa il pericolo. I quarantacinquemila del San Paolo tirano un sospiro di sollievo ma auspicano un’intraprendenza maggiore nella ripresa. Mazzarri prova ad accontentarli e avanza leggermente Lavezzi con Hamsik più propenso al lavoro di copertura.

La manovra resta asfittica perché non si riesce a sfondare sulle corsie esterne. Maggio è più volenteroso di Dossena (intimorito da Maicon e poco propositivo), il muro di Chivu – però – è abbastanza invalicabile. La confusione nell’impostazione fa il resto tanto che il Napoli non riesce a distendersi. L’ingresso di Zuniga (per Dossena) va interpretata proprio in questo senso. Non è certo un caso, infatti, che il primo sussulto arrivi addirittura al 32’ : Cannavaro sceglie il petto anziché la testa sul taglio di Gargano e Castellazzi neutralizza senza problemi.

La vera occasione è di Hamsik: lo slovacco sfrutta un’accelerazione del Pocho, ci prova due volte, ma Castellazzi e Ranocchia salvano il risultato. Sfortunato pure Pazienza: colpo di testa sull’esterno che non evita i supplementari. Il Napoli preme il piede sull’acceleratore e per poco non passa con Lavezzi che spara addosso a Castellazzi da dentro l’area al 10’. Cavani e Zuniga ci provano, Ranocchia ha il match-ball ma spreca. Rigori. Il Pocho sbaglia, l’Inter fa cinque su cinque e va avanti. Il San Paolo applaude, ma il retrogusto è amarissimo.

FONTE
NAPOLIMAGAZINE